Ozonizzazione
L’ozonizzazione e la ionizzazione sono ormai universalmente riconosciuti come processi di deodorizzazione estremamente efficaci, con un’ampia gamma di applicazioni. Entrambe le tecniche sono simili in termini pratici, ma vi sono situazioni in cui è preferibile utilizzare l’una o l’altra metodologia. L’ozono ha un effetto distruttivo su gran parte degli odori, che non vengono semplicemente mascherati, ma completamente rimossi; penetra nelle superfici porose all’interno delle quali agisce anche in strati profondi, altrimenti inaccessibili ed è il più potente battericida esistente (il suo potere ossidante è superiore di ben 150 volte al cloro).
L’ozono, come l’ossigeno, è una sostanza gassosa e incolore ed essendo tale, raggiunge ogni punto del locale/ambiente fino ad arrivare a punti normalmente non raggiungibili. Rispetto all’ossigeno, inoltre, l’ozono è molto più reattivo e possiede un elevato effetto ossidante diretto che determina una potente attività germicida rapida, completa e senza residui secondari. Gli odori dovuti all’incendio vengono quindi neutralizzati tramite ossidazione (aggiunta di ossigeno, ozonolisi) e decomposizione ossidativa (rottura dei legami) all’interno delle molecole di odore presenti nell’aria, sulle superfici e nei materiali porosi.